La Cassazione condanna il Comune per l’illegittimo trattamento di dati sul cambiamento di sesso

La riservatezza è un diritto della personalità  che rientra fra i diritti inviolabili, enunciati dall’art. 2 della nostra Costituzione, un elenco aperto che ricomprende tutti quei diritti che sono propri di ogni individuo in quanto essere umano e che preesistono allo Stato, il quale deve riconoscerli e si deve adoperare per la loro tutela.
Quanto si può (o si deve) legittimamente conoscere di una persona? Dove si colloca la soglia di riservatezza, superata la quale si provoca una lesione della privacy di un soggetto? 
Saveria Coronese del Digital & Law Department approfondisce sul magazine online di Forum PA le fonti giuridiche che tutelano il diritto della persona alla privacy, prendendo spunto da un caso, sicuramente particolare, ma che mette bene in evidenza come il diritto alla riservatezza è un diritto della personalità  ancor più degli altri diritti della persona.
La versione integrale dell’articolo la trovate al seguente link.