“La merce siamo noi”: intervista di Sky TG24 su Gdpr e nuovo algoritmo di Facebook

Vi segnaliamo il servizio realizzato da Sky Tg24, con la partecipazione di: Massimo Gaggi, giornalista del Corriere della Sera, Raffaele Barberio, Presidente di Privacy Italia ed Enea Giulio Vigevani, professore di diritto costituzionale e di diritto dell’informazione e della comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il confronto è dedicato al nuovo algoritmo brevettato da Facebook, per la “catalogazione” dei propri utenti. In mancanza di dati specifici di reddito, il nuovo algoritmo permetterebbe di fatto di tracciare un profilo delle abitudini di consumo degli iscritti al social, con un’approssimazione del 90-95%, sulla base di una serie di informazioni rilasciate gratuitamente durante l’utilizzo quotidiano della piattaforma.

Queste informazioni, sedimentate fisicamente su sistemi di storage posizionati in luoghi inaccessibili (ossia in prossimità del polo nord), sono poi vendute alle aziende interessate ad acquisire i profili di consumo di potenziali utenti, a seguito dell’accettazione del margine di errore minimo previsto dall’algoritmo.

L’attività di profilazione non riguarderebbe poi solo le abitudini di acquisto o di consumo, ma anche, ad esempio, le informazioni relative allo stato di salute. Essendo infatti vietata la circolazione di dati sanitari, l’algoritmo consentirebbe -al pari di ciò che avviene con il reddito- di dedurre da altri indici un profilo approssimativo dello stato di salute dell’utente. È ad esempio ciò che sta accadendo in America, con le compagnie di assicurazione sanitaria, che puntano ad acquisire questa tipologia di informazioni per la profilazione della Clientela.

Il controllo generalizzato e permeante di ogni singolo aspetto della vita privata degli individui, attraverso un esercizio di sorveglianza che non conosce precedenti -e neppure limiti – non interessa dunque il solo mercato pubblicitario. Queste azioni non sono poi da imputare unicamente a Facebook, ma rappresentano una pratica comune a diverse grandi società, di matrice americana, sebbene si prospetti all’orizzonte l’aggressione del mercato da parte dei colossi cinesi.

Questi e molti altri sono gli spunti di riflessione emersi nel corso dell’intervista che vi proponiamo, in previsione dell’imminente esecutività del GDPR .

Vi ricordiamo infine che affronteremo queste tematiche cruciali nel corso dell’undicesima edizione del DIG.Eat, dal titolo “Digitalizzazione e Privacy, tutti Compliant? Tutti Compliant fino a prova contraria!”.

Vi aspettiamo  il 10 maggio a Roma, presso il Centro Congressi Piazza di Spagna – Via Alibert, 5A.