L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato due nuovi schemi di convenzione per i gestori di identità e per i fornitori di servizi privati, individuali o aggregatori. La Convenzione rappresenta un punto di svolta decisivo per le imprese che potranno offrire servizi per l’adesione e l’utilizzo di SPID ad altre organizzazioni private, svolgendo quindi il ruolo di Aggregatori di fornitori di servizi.
La Convenzione rappresenta quindi uno strumento fondamentale per:
- consentire la diffusione di SPID tra le imprese e facilitare lo sviluppo di servizi digitali privati integrati con SPID, sfruttando l’ampia diffusione di SPID per il mondo della PA;
- aprire il mercato a privati che offrono a terzi (soggetti aggregati) la possibilità di rendere accessibili tramite lo SPID i rispettivi servizi.
La Determinazione n. 71 adotta anche il nuovo schema di Convenzione per i gestori delle identità digitali; in particolare, tra le revisioni effettuate, spiccano le modifiche apportate all’allegato 3) Indicatori di qualità e livelli di servizio (SLA).
SPID per i minori
Ricordiamo che sul fronte SPID, l’Agenzia per l’Italia Digitale aveva già pubblicato le Linee guida operative per il rilascio dell’identità digitale in favore dei minori d’età e la fruizione dei servizi online, adottate con la Determinazione n.51/2022.
Il rilascio di SPID interessa i minori nella fascia di età 5 – 14 anni e il suo utilizzo per l’accesso ai servizi online è consentito per un periodo sperimentale sino al 30 giugno 2023, per la sola fruizione dei servizi in rete erogati dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Per approfondire – SPID ai minori, emanate le Linee guida AgID
Cittadinanza digitale
L’Agenzia ha poi pubblicato anche una Guida operativa rivolta ai cittadini digitali che con un linguaggio semplice e immediato, ha l’obiettivo di informare su strumenti e servizi disponibili e fornire una panoramica sulle norme che regolano e tutelano tali diritti.
La prima parte della Guida introduce il concetto della cittadinanza digitale e offre una visione dei diritti, illustrandone i vantaggi nell’interazione con la Pubblica Amministrazione. La seconda parte descrive più dettagliatamente i singoli diritti di cittadinanza digitale e le modalità per tutelarli. Inoltre presenta il lavoro svolto dal Difensore civico per il digitale e i compiti istituzionali dei principali attori della governance del digitale in Italia.