Cloud della PA: nuovi spazi per tutti! Si, ma…i conservatori?

Dal prossimo 1° aprile, come previsto dal Piano Triennale per l’informatica nella PA 2017-2019, le amministrazioni pubbliche che vorranno acquisire servizi Cloud potranno farlo solo da soggetti appositamente qualificati da AgID.
A tal fine, le società del settore dovranno adeguarsi alle Circolari AgID n. 2 e n. 3 del 9 aprile 2018 che costituiscono il punto di riferimento normativo per la qualificazione delle infrastrutture Cloud (CSP) e dei servizi di tipo IaaS, PaaS e SaaS erogabili alle amministrazioni pubbliche.

In vista di tale scadenza, ieri 13 febbraio 2019, presso la sede di Confindustria a Roma, si è tenuto il primo di una serie di incontri voluti dall’Agenzia per l’Italia Digitale volti ad illustrare la strategia Cloud, in un confronto diretto con gli addetti ai lavori.

ANORC ha partecipato al confronto, in rappresentanza della categoria dei conservatori: si riporta di seguito quanto emerso in sede di dibattito.

L’importanza del processo di qualificazione

Dopo una breve introduzione di carattere generale a cura di AgID, sono intervenuti alcuni dei Cloud Server Provider già qualificati, richiamando l’attenzione dei partecipanti sulla grande opportunità rappresentata da questa iniziativa per il mercato, non ultimo  in favore del recupero del  GAP digitale in ambito europeo. Dal dibattito è emerso come lo stesso processo di “qualificazione” possa costituire un “livello minimo elevato” in crescente miglioramento, possibile solo grazie all’attuazione di strategie in grado di rafforzare la sinergia tra mercato e Pubbliche amministrazioni, da disegnare partendo da alcuni elementi-chiave: qualità, semplicità, fiducia, conoscibilità e interoperabilità.
Alla procedura per la richiesta di qualificazione è stato poi dedicato un apposito spazio, seguito da una fase di question time aperta agli interessati.

Quesiti e osservazioni “lato conservatori”

L’Agenzia ha avuto modo di chiarire come l’eventuale richiesta di qualificazione debba essere presentata dal conservatore accreditato,  solo qualora il servizio erogato sia effettivamente offerto in modalità SaaS.  E’ inoltre stata palesata l’ipotesi di un possibile “accavallamento” tra procedure di accreditamento e qualificazione. Tuttavia, in base alle attuali regole tecniche (in particolare secondo quanto previsto dall’art. 9 comma 2 del DPCM 3 dicembre 2013) non esiste l’effettiva possibilità di qualificazione per i conservatori accreditati che non offrano i propri servizi nella suddetta modalità (causando quindi la possibile sovrapposizione).

Il discorso, però, potrebbe subire una netta evoluzione con l’avvento delle nuove Linee guida in tema di conservazione, che a breve dovrebbero essere sottoposte alla fase di consultazione pubblica. E’ stata infine palesata la richiesta di attendere la standardizzazione in sede eIDAS del servizio qualificato di conservazione (sebbene non se ne comprenda la reale necessità).

La conservazione quale “servizio fiduciario”

Come ampiamente chiarito in sede europea (sul punto si veda la faq n° 4) la conservazione, così come regolata e disciplinata in Italia, non può essere ricondotta al novero dei “servizi fiduciari” europei: nulla vieta che le “due conservazioni” possano convivere, ma lo standard attualmente in fase di definizione, volto a garantire la validità nel tempo di firme e sigilli elettronici, nulla avrà a che vedere con la preservazione nel tempo di atti, fatti e dati giuridicamente rilevanti (che è l’obiettivo fondamentale della “nostra” conservazione).

ANORC ha sempre creduto nell’importanza della corretta conservazione dei documenti informatici e dell’accreditamento per la sua qualificazione, per tale motivo, anche attraverso il progetto Coalizione dei conservatori accreditati, continuerà la sua attività di monitoraggio e lobby istituzionale, quale canale diretto di comunicazione volto a rappresentare le esigenze dei conservatori nel mercato dei servizi fiduciari qualificati.

La Coalizione dei conservatori accreditati supporta e patrocina un percorso formativo d’eccellenza (Mastercourse ANORC in “Formazione, Gestione E Conservazione Di Dati, Informazioni E Documenti Informatici”)  pensato per rispondere alle esigenze diversificate di PA, aziende e professionisti del settore.

Informiamo tutti gli interessati del settore Conservazione, che a breve verranno pubblicati interessanti approfondimenti in collaborazione con la scuola nazionale dell’amministrazione digitale (SNAD) – Unitelma Sapienza.

 

Allegati

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