Tutto ciò che al Garante Privacy non piace nel nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale CAD 3.0

Il “nuovo CAD” sembra non piacere nemmeno al Garante privacy. Dopo gli autorevoli rilievi del Consiglio di Stato, altrettanto critico appare infatti il parere espresso – con il provvedimento n. 255 del 9 giugno 2016 – dall’Autorità Garante per la protezione dei dati sullo schema di decreto legislativo recante “Modifiche ed integrazioni al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, ai sensi dell’art. 1 della legge n.124/2015, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. 
Analizzano dettagliatamente le perplessità espresse dal Garante privacy Andrea Lisi e Graziano Garrisi in un articolo pubblicato su Agenda Digitale.