Cartelle esattoriali: si sperimenta l’uso della PEC

E’ partita alla fine di giugno una sperimentazione, che coinvolge alcune regioni pilota (Molise, Campania, Lombardia, Toscana), sull’uso della posta elettronica certificata per la notifica di cartelle esattoriali a persone giuridiche (società  di persone e di capitali) 
Secondo Equitalia, l’ente di riscossione dei tributi, al di là  del possibile risparmio dovuto al taglio del costo della carta o del messo notificatore, i maggiori vantaggi economici nell’uso della PEC in questo ambito si potranno ottenere grazie all’eliminazione di uno di dei principali motivi di contenzioso legato alla consegna delle notifiche cartacee, ovvero la possibilità  di mancata consegna della raccomandata. Con l’uso della PEC, infatti, il destinatario potrà  verificare seduta stante i documenti che gli sono stati inviati e ci sarà  anche la certezza, per entrambe le parti, dell’esito della consegna, del giorno e dell’orario di spedizione e ricezione.
Ricordiamo che col Dl n. 185 del 29 novembre 2008 è stato introdotto l’obbligo per aziende e professionisti di comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata rispettivamente al Registro delle Imprese e agli Ordini Professionali, che a loro volta dovranno renderne disponibile un elenco alle amministrazioni secondo quanto disposto dall’Agid.

Inoltre, anche per le imprese individuali – comunque non soggette all’invio digitale delle cartelle esattoriali – è scaduto il 30 giugno scorso il termine per inviare il proprio indirizzo PEC alle Camere di commercio regionali (con un successivo periodo di tolleranza di 45 giorni durante i quali la domanda di iscrizione dell’imprenditore verrà  congelata in attesa di regolarizzazione).