Decreto “Valore Cultura”: passi in avanti nella digitalizzazione del patrimonio culturale

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 9 agosto 2013 il così detto decreto “Valore Cultura” (8 agosto 2013, n° 91), recante “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività  culturali e del turismo“.

Il Decreto, oltre a disporre misure immediate per la tutela, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale italiano (in particolare per le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata), per l’attuazione del progetto “Nuovi Uffizi”, per la realizzazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e per il rilancio nel nostro Paese del cinema, delle attività  musicali e dello spettacolo dal vivo, non da ultimo contiene disposizioni volte a mettere in atto un programma straordinario per l’inventariazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano che agevoli l’accesso e la fruizione di tale patrimonio da parte del pubblico.

A tale scopo l’articolo 2 del decreto prevede “l’implementazione di sistemi integrati di conoscenza attraverso la produzione di risorse digitali basate sulla digitalizzazione di immagini e riproduzioni del patrimonio medesimo nelle sue diverse componenti”, con il coinvolgimento nel progetto del “Sistema bibliotecario nazionale, il Sistema archivistico nazionale, il Sistema generale del catalogo, il Portale della cultura italiana, anche tramite accordi con le Regioni, le Università , gli Istituti culturali e gli altri enti e istituzioni culturali”.

Questo programma di digitalizzazione si adegua alle direttive segnalate dall’agenda digitale europea, che prevedono la messa in atto di azioni coordinate volte a favorire lo sviluppo di servizi digitali innovativi e la diffusione del loro utilizzo da parte dei cittadini. L’attuazione di tale programma di digitalizzazione sarà  competenza del MiBAC (Ministero dei beni e delle attività  culturali e del turismo) che potrà  avvalersi del supporto tecnologico e strumentale dell’Agenzia per l’Italia digitale.

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il MiBAC bandirà  un concorso pubblico per la selezione di 500 giovani laureati che svolgeranno un tirocinio di un anno occupandosi delle attività  di inventariazione e di digitalizzazione presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. Il progetto pilota partirà , con i primi 100 ragazzi, nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.

I sistemi di conoscenza digitali dovranno adeguarsi agli standard dei dati aperti e accessibili, così come definiti in base alla legge 9 gennaio 2004, n. 4, e al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni e conseguenti disposizioni attuative, nonchè in base agli atti dell’Unione Europea in materia di digitalizzazione e accessibilità  in rete dei materiali.