DIG.EAT 2018: conosciamo Dgroove, uno dei protagonisti del dibattito in tema di digitalizzazione e privacy

Tra i principali sponsor del DIG.Eat XI c’è Dgroove, nata dal percorso di evoluzione e re-branding di Vecomp Software srl, una delle aziende di riferimento nell’offerta di soluzioni di gestione documentale per la pubblica amministrazione. Per il DIG.Eat, Dgroove ha selezionato un case study dal titolo Un progetto concreto per il riuso nelle aziende sanitarie”, da presentare nell’ambito del “Processo al riuso del software nella PA“, in programma nella prima parte della giornata processuale dell’Atrium (ore 13:10 – 13:55)   Ne abbiamo parlato con Andrea Piccoli, professionista della digitalizzazione e delegato territoriale di Anorc Professioni, Direzione della BU Gestione Documentale e Direzione Tecnica di Dgroove.

Il case study di Dgroove, secondo il format di quest’anno del DIG.Eat, costituirà “il Fatto” nel Processo al riuso del software nella PA: di cosa parlerete?

Presenteremo DocSuite, il nostro software di gestione documentale, che dall’inizio di quest’anno è ufficialmente in riuso, con la cessione del codice sorgente alla Ausl di Reggio Emilia. Insieme a me ci sarà Roberto Ligabue, referente della gestione documentale della Ausl, da una parte ci occuperemo di sintetizzare i riferimenti normativi e di contesto dei singoli casi di procedimenti amministrativi digitalizzati, dall’altra Roberto porterà la visione pratica vissuta all’interno della pubblica amministrazione relativa ai medesimi flussi digitalizzati.

Come avviene il passaggio dalla progettazione e sperimentazione del software gestionale, fino al riuso?

È un percorso lungo, perché il cliente è in possesso della soluzione dagli anni 2000, dall’entrata in vigore della norma sul protocollo informatico del DPR 445/2000 e ha continuato ad investire nella soluzione di gestione documentale. Strada facendo si sono aggiunte altre ASL e pubbliche amministrazioni. Abbiamo convenuto di riconoscere il valore degli investimenti che i nostri clienti hanno fatto negli anni, donando il codice sorgente alla AUSL di Reggio Emilia, permettendo a loro di aderire alla normativa del riuso. La possibilità da parte delle pubbliche amministrazioni di fruire di una soluzione a codice sorgente aperto in convenzione senza costi di licenza e di acquisto permette di orientare il modello di business alla veicolazione e qualità dei servizi a valore aggiunto che accompagnano le singole realtà nell’uso della soluzione.

Il titolo del vostro case study sarà: “Un progetto concreto per il riuso nelle aziende sanitarie”. A che cosa corrisponde questa “concretezza”?

“La dimostreremo, attraverso gli esempi di diversi casi di procedimenti amministrativi digitalizzati che rispondono alla normativa. Abbiamo volutamente scelto ambiti normativi caldi come l’accesso civico (FOIA). Un esempio sarà quello di gestione dell’accesso agli atti da parte di un cittadino. Presenteremo il flusso applicativo nella DocSuite che permette al cittadino di fare il login con la propria identità digitale SPID, di compilare il form per la richiesta di accesso agli atti, aderente al formato previsto dalla Funzione Pubblica, e di sottomettere in automatico la richiesta portando quindi al protocollo in ingresso contenente la richiesta e del fascicolo digitale utilizzato per il procedimento amministrativo corrispondente. Il fascicolo sarà quindi utilizzato internamente per raccogliere la documentazione relativa alla risposta all’accesso civico, monitorando le competenze dei singoli uffici coinvolti e mantenendo sotto controllo i tempi del procedimento attraverso lo scadenziario. Dimostreremo i vantaggi di questo flusso completamente digitalizzato e l’impatto sul cittadino, che avrà una netta percezione dello svolgersi del suo procedimento fino alla sua chiusura, semplicemente accedendo tramite le proprie credenziali.

L’edizione del DIG.Eat si intitola “Tutti Compliant?…Tutti Compliant fino a prova contraria!”. Qual è la prova di Dgroove dell’essere compliant?

C’è molta attenzione alla qualità della soluzione e alla percezione da parte degli utenti finali del valore della soluzione, comprovata dall’ottenimento dei Bollini di Qualità da parte di ANORC, a conclusione rispettivamente dei percorsi del QualityTag di gestione documentale e conservazione digitale.


Potete consultare il programma ufficiale dell’Atrium del DIG.Eat XI al seguente link. Iscriversi è gratuito, come ogni anno: è sufficiente compilare l’apposito form di iscrizione.

Per informazioni, consultate le FAQ disponibili al sito ufficiale del nostro evento.

Vi aspettiamo il 10 maggio a Roma, presso il Centro Congressi Piazza di Spagna, via Alibert, 5/A.