Il 27 marzo, si è svolto a Roma il 4° forum della conservazione digitale, organizzato da AgID. All’evento, che ha registrato la presenza dei principali operatori del mercato della conservazione, hanno preso parte ANORC e la Coalizione dei Conservatori accreditati ANORC-AIFAG, rappresentate dall’Ing. Giovanni Manca e dal Dott. Alessandro Selam, rispettivamente Presidente e direttore generale di ANORC. Il mercato di riferimento per i servizi di conservazione a norma dei documenti informatici attendeva da oltre un anno, la nuova edizione del Forum, temporaneamente sospeso a seguito di una riorganizzazione interna di AgID.
Il Forum, rappresenta di fatto un’occasione di riferimento, nella quale istituzioni ed esponenti del mercato possono condividere iniziative e valutazioni. Questa edizione è stata utile per chiarire alcuni aspetti inerenti agli effetti derivati dell’ennesima riforma del Codice dell’Amministrazione Digitale (la sesta entrata in vigore a fine gennaio 2018). Tra le questioni più urgenti all’ordine del giorno, si annoverano: i progetti per il perseguimento della piena interoperabilità tra sistemi di conservazione, l’emanazione delle Linee guida che sostituiranno le attuali regole tecniche e – tema particolarmente caldo – la natura dei c.d. Poli di conservazione.
Un’ampia parte del Forum, infatti, è stata proprio dedicata a tali Poli e alla prossima apertura di un tavolo di lavoro che vedrà un confronto tra AgID, Archivi di Stato, Notariato, Centro unico di dematerializzazione della Difesa (CE DE CU.) e Ernst&Young (in qualità di consulenti) per l’individuazione di fondamentali regole di interoperabilità di formati e indici da utilizzare per la conservazione dei documenti della pubblica amministrazione così da assicurare un futuro versamento di tale documentazione negli archivi – informatici ? – di Stato.
Sicuramente una buona notizia è quella della sostanziale coincidenza tra il concetto di Polo di conservazione e quello di Conservatore accreditato dissipando dubbi e remore sorti a seguito della lettura del Piano triennale. Al termine dell’evento, inoltre è stata presentata da AgID una relazione volta a fare il punto riguardo gli obiettivi raggiunti e i progetti futuri dei Gruppo di Lavoro sorti in seno al Forum.
A margine dell’incontro, l’ing. Giovanni Manca, Presidente di ANORC, ha espresso forti perplessità riguardo la «deriva statalista intrapresa da qualche tempo dal settore della conservazione digitale dei documenti, che si palesa attraverso il confronto prevalente con gli operatori pubblici». Il Presidente ha inoltre espresso la necessità di ottenere chiarimenti, da parte di AgID, sulle effettive modalità di accreditamento a seguito dell’ultima riforma del CAD.
Anche Alessandro Selam, direttore di ANORC, ha colto l’occasione di esprimere alcune perplessità riguardo la scarsa attenzione rivolta alla parte privata del mercato della conservazione: «per un proficuo lavoro del Forum della conservazione ritengo non si possa prescindere dal coinvolgimento dei conservatori accreditati privati, che rappresentano la maggioranza del mercato e possono far valere sicuramente conoscenze elevate e competenze più approfondite di quelle che posso essere presentate da consulenti generalisti e non specializzati». Pur condividendo con favore i chiarimenti forniti sulla natura dei Poli di conservazione, il direttore di ANORC, sottolinea l’importanza di quanto finora sostenuto dalla linea programmatica intrapresa dalla Coalizione dei Conservatori accreditati ANORC-AIFAG, volta a rappresentare le esigenze di una larga fetta del mercato della conservazione, le cui esperienze non sono state considerate centrali nel dibattito del tavolo istituzionale, nella speranza di contribuire al miglioramento della situazione attuale.