“Le infrastrutture digitali sono invisibili, ma non per questo meno importanti e strategiche di tutte le altre infrastrutture del Paese, come le autostrade, le ferrovie, le centrali e le reti elettriche. Si tratta di reti e server su cui transitano ogni giorno i servizi strategici del Paese, che permettono il funzionamento di sistemi cruciali come la sanità, la sicurezza o le telecomunicazioni, e che gestiscono dati sensibili dei cittadini.”
Questa la premessa della presentazione della strategia del Team Digitale incentrata sulla razionalizzazione della spesa pubblica attraverso la riduzione delle infrastrutture digitali della Pubblica Amministrazione. L’intervento prende avvio dalla descrizione dello scenario attuale, in cui a servizio delle oltre 22 mila PPAA centrali e locali risultano attivi circa 11mila “Centri di elaborazione dati”, il che equivale a dire che quasi ogni Comune ha all’attivo una gestione “in proprio” dei suoi server.
La strategia (articolata in tre momenti distinti in corto, medio e lungo termine) prende avvio da una scrematura dei servizi essenziali e non essenziali della PA, importante, perché queste due categorie richiedono rispettivamente azioni diverse, che si snodano nei tre punti della stessa:
- Il cloud dei servizi non essenziali
- Il Polo strategico nazionale per le infrastrutture digitali
- Il processo di trasformazione dei servizi
Il primo punto è rivolto, nello specifico, ai servizi non essenziali, tra i quali si è deciso di annoverare “la posta elettronica, il servizio di protocollo informatico, la rassegna stampa di un ente“. Per questi si propone di transitare da un modello di gestione interna ed autonoma per ogni singola PA all’utilizzo di soluzioni cloud per la condivisione delle infrastrutture, contando sull’apporto di fornitori privati o pubblici, in grado di soddisfare anche la domanda aggregata di diversi Enti richiedenti una stessa tipologia di servizio. L’obiettivo è quello di incrementare la crescita del mercato dei servizi in cloud per le Pubbliche Amministrazioni, creando una domanda a cui dovranno rispondere dei fornitori qualificati secondo criteri stabiliti dall’Agenzia per l’Italia digitale (circolari AgID n. 2 e n. 3 del 9 aprile 2018), che ne garantiscano l’affidabilità (sicurezza) e la coerenza con il settore pubblico.
Il secondo punto riguarda la messa in sicurezza di tutti i servizi essenziali attraverso la creazione di un novero di data center nazionali, realizzati secondo dei criteri di massima sicurezza ed efficienza energetica, dislocati in siti ritenuti “idonei” nel contesto nazionale, con l’individuazione di un’entità amministrativa, il Polo strategico nazionale per le infrastrutture digitali, che a livello centrale avrà la responsabilità di coordinare i data center territoriali.
Il terzo punto prevede in sintesi la creazione di “centri di competenza”, che aggreghino diverse professionalità per la definizione e promozione di standard, processi e regolamenti a supporto della transizione delle PPAA.
«Si sta facendo tanto ed è un bene che finalmente l’entusiasmo per il digitale sia palpabile – ha dichiarato Alessandro Selam, direttore di ANORC – Tuttavia è necessario però prestare attenzione a questa fase di definizione della Strategia, poiché non tutti gli elementi che dovranno essere presi in considerazione per la semplificazione hanno lo stesso peso e necessitano di una fase di analisi approfondita»
Per promuovere le attività di analisi e di confronto sull’interpretazione della strategia Cloud della PA, anche in considerazione dell’imminente emanazione delle Linee Guide di AgID e con l’intento di fare luce sulla definizione di attività in house e in outsourcing, il GDL Governance e la Coalizione dei Conservatori Accreditati di ANORC, terranno un tavolo di confronto riservato in collaborazione con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che si svolgerà a Roma il prossimo 20 marzo al quale prenderanno parte esperti ed esponenti istituzionali di AgID e del Team per la Trasformazione Digitale.
La finalità di questo incontro sarà quella di raccogliere le impressioni, i suggerimenti e le considerazioni di chi è chiamato a gestire a livello operativo questa fase di transizione al digitale all’interno di contesti pubblici e privati.
A breve, potrete consultare tutti i dettagli nella nostra sezione eventi.