Il Poligrafico e Zecca dello Stato continua il percorso di qualità dei propri servizi di conservazione, portando a compimento il rinnovo del QUALITY.tag ANORC, ripetuto a distanza di due anni dal conseguimento iniziale.
Una realtà importante quella del Poligrafico, sottoposta ad una puntuale operazione di “collaudo”, ossia ad un’accurata verifica dell’organizzazione, nello specifico dei processi e delle procedure messe in campo, attraverso un confronto interattivo, basato sul rilievo dei punti di forza, criticità e prospettive di implementazione delle stesse.
Durante l’iter, l’Azienda ha avuto la possibilità di testare non solo il profilo giuridico e organizzativo del sistema, ma anche la soluzione applicativa adottata per la conservazione dei propri documenti contabili e fiscalmente rilevanti. L’analisi ha riguardato infatti non solo gli aspetti operativi, ma anche quelli di sicurezza informatica, testati attraverso delle interviste ai referenti indicati e l’adozione di una Check List per la valutazione della sussistenza dei requisiti necessari richiesti per la conservazione a norma dei documenti informatici.
È stata l’occasione per il Poligrafico di confermare, a distanza di due anni, la piena conformità alla normativa attualmente in vigore del proprio processo di conservazione, realizzato attraverso una complessa applicazione, interamente sviluppata in casa e presentata in una nuova veste, implementata sotto il profilo dell’usabilità e della sicurezza informatica rispetto alla sua precedente versione.
Anche in questa occasione il “QUALITY.tag” si è dimostrata un’importante occasione di confronto – dichiara il Dott. Zappa, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo – con professionisti esterni alla nostra azienda, sulle modalità adottate dal Poligrafico per la gestione del servizio di conservazione – a livello sia organizzativo, sia procedurale, sia di supporto applicativo – in un’ottica di miglioramento continuo.
Il “bollino” del “QUALITY.tag”, rilasciato al termine dell’attività di verifica, non è soltanto una gradita certificazione del lavoro svolto – sostiene il Dott. Battisti, Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo – ma è anche il momento per ripensare in modo critico il servizio di conservazione erogato sia verso le strutture aziendali, sia verso le società controllate.