Un nuovo tassello per la digitalizzazione del SSN: pubblicato il decreto MEF 4 agosto 2017

È stato recentemente pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 22 agosto, il decreto MEF 4 agosto 2017, contenente le «Modalità tecniche e servizi telematici resi disponibili dall’infrastruttura nazionale per l’interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico (FSE) di cui all’art. 12, comma 15-ter del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221».

Il provvedimento si colloca quale esito di un percorso annunciato da diversi anni, iniziato nel 2012, con la conversione in legge del d.lgs. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221, successivamente modificata dall’art. 1, comma 382 della legge di Bilancio n. 232 del 2016. Il percorso ha interessato in particolare la definizione e realizzazione dell’infrastruttura nazionale necessaria a garantire l’interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico.

Le disposizioni finora emanate avevano già individuato l’Agenzia dell’Italia Digitale come il soggetto responsabile di curare, in accordo con il Ministero della salute, il Ministero dell’economia e delle finanze e in linea con le Regioni e le Province autonome, la progettazione dell’infrastruttura FSE-INI, mentre la realizzazione era stata  affidata al MEF, che assumerà altresì la titolarità del trattamento dei dati, secondo quanto previsto dall’art. 22 del decreto in commento (il Garante della protezione dei dati personali ha inoltre espresso parere favorevole al decreto 4 agosto 2017 nell’adunanza del 26/7/2017).

Il nuovo DMEF 4 agosto 2017, dunque, disciplina, in coerenza con la Circolare AgID 1 agosto 2017, n. 4, le funzioni e i servizi telematici dell’INI (l’infrastruttura nazionale per l’interoperabilità fra gli FSE), nonché i procedimenti e le modalità tecniche con le quali l’INI garantirà – alle Regioni e Province autonome che comunicano al MEF e al Ministero della salute di volersi avvalere della medesima infrastruttura INI – l’interconnessione dei soggetti per la trasmissione telematica dei dati contenuti negli FSE degli assistiti, ai fini della successiva alimentazione e consultazione da parte delle stesse Regioni e Province autonome.

Come già stabilito all’art. 12 del DL 179/2012, dunque, l’attuazione del sistema nazionale necessario a garantire l’interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico si baserà sull’utilizzo dell’infrastruttura già esistente del Sistema tessera sanitaria, la cui implementazione è finalizzata a garantire, ai sensi dell’art.3 del nuovo DMEF 4 agosto 2017:

a) l’identificazione dell’assistito attraverso l’allineamento con l’ANA (anagrafe nazionale degli assistiti) e verifica consenso;

b) l’archiviazione e gestione dei consensi o revoche espressi dall’assistito;

c) l’interoperabilità dei FSE e dei dossier farmaceutici regionali;

d) la gestione delle codifiche nazionali e regionali stabilite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 178/2015;

e) la messa a disposizione dei dati del Sistema TS, ai sensi dell’art. 12, comma 15-septies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.221.

Il decreto è tuttavia orientato ad estendere il suo ambito di applicazione oltre la realizzazione dell’architettura infrastrutturale, ricomprendendo la definizione dei procedimenti e delle modalità di interazione tra il sistema e i soggetti destinatari, al fine di ottimizzare le funzionalità erogate tramite il servizio telematico. In ogni caso, le specifiche tecniche relative alle funzioni e ai servizi dell’infrastruttura di cui al presente decreto si attendono entro il prossimo 22 settembre, e dovranno essere rese disponibili sul portale raggiungibile all’indirizzo: www.fascicolosanitario.gov.it.