Il periodo di profonda emergenza che stiamo vivendo ha duramente messo in crisi l’organizzazione delle strutture e dei servizi sanitari. Occorre reagire proponendo delle soluzioni “provocatorie”, ma funzionali (e necessarie) ad innescare un profondo cambiamento del settore sanità. È quanto afferma il prof. Donato A. Limone nel suo ultimo articolo pubblicato sulle pagine di Key4biz.
Gli aspetti problematici
Il modello dell’ organizzazione sanitaria regionale attuale è caratterizzato da diversi aspetti problematici che influiscono sfavorevolmente sulla gestione amministrativa, sulla programmazione e gestione delle risorse, sulla gestione dei servizi amministrativi e sanitari, sul rapporto tra sistemi e pazienti, per senza tralasciare il livello di qualità dei servizi e i relativi costi da sostenere a livello nazionale. Tutto questo dipende, in larga parte, dal “blocco” dei processi innovativi, che potrebbero invece debellare le problematiche che, da decenni, caratterizzano il settore.
Come risolverli
È necessario che gli esperti di organizzazione pubblica e di organizzazione sanitaria provino ad esaminare questi aspetti, proponendo – afferma il prof. Limone – un nuovo modello sanitario caratterizzato da due concetti-guida: la sanità di un paese per definizione non può non essere ed operare come un “sistema” (sostenibile) e non può non essere “digitale” (nativamente digitale).
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