Contributo a fondo perduto: chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle entrate con chiarimento n. 405/2021 del 15 giugno scorso, a seguito di interpello, chiarisce i requisiti da rispettare per l’ottenimento del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Ristori.

I requisiti

Le partite IVA che hanno, già, ricevuto le somme del Decreto Rilancio senza dover dimostrare particolari perdite di fatturato poiché collocati in un comune in stato di emergenza o in attività dal 1° gennaio 2019 hanno diritto agli importi senza presentazione di apposita domanda. Un beneficio automatico, chiarisce l’Agenzia.

Tali indicazioni dovrebbero applicarsi, altresì, ai beneficiari dei contributi a fondo perduto del DL Sostegni e Sostegni Bis.

Il chiarimento dell’AE

L’interpello è stato presentato da un’associazione dilettantistica sportiva che credeva di dover restituire quanto incassato poiché non richiesto espressamente. L’ Agenzia delle Entrate citando la circolare n. 5/E del 18 maggio 2021, dichiara che il contributo del decreto Ristori, spetta sia ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25 del decreto Rilancio, sia per quelli che invece non ne hanno goduto.

Il secondo sussidio è determinato “come quota del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza trasmessa e dei criteri stabiliti dai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020”.

Conclusione

Si tratta di un’indicazione opposta rispetto a quanto evidenziato prima della circolare citata e, poi, nella risposta all’interpello sopra analizzata. Le indicazioni di dicembre 2020 evidenziano in maniera perentoria che la verifica del calo di fatturato era uno dei prerequisiti per il pagamento automatico.

Sicuramente un cambio di rotta da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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