La prospettiva di una ricaduta sembra avvicinarsi e il timore del lockdown torna ad emergere in un’Italia apparentemente in piena ripartenza. Forse qualcosa della strategia di prevenzione nazionale non ha funzionato, in termini di soluzioni proposte, tra tutte l’App Immuni.

Oggi tutti i limiti di Immuni stanno pesando come un macigno e sarà difficile invertire una rotta che sembra destinata solo a confermare che in questo Paese la digitalizzazione si fa a parole, ma non nei fatti.

L’Avv. Andrea Lisi, Presidente di ANORC Professioni, interviene su Movimento Roosevelt UK  per presentare a livello internazionale i problemi ad oggi ignorati dal mainstream nazionale, ossia  di carattere tecnico-giuridico, di natura strategica e di contesto politico-economico.

L’approfondimento in inglese è consultabile dal seguente link 

L’articolo è stato ripreso da Movimento Roosevelt Italia e MRTV.

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Cosa ci resta (davvero) della nostra privacy

In questa puntata si affrontano i problemi legati al contact tracing, con riferimento a Immuni.  L’app si è rivelata un flop ed è diventata l’emblema del modo sbagliato di portare avanti una strategia di digitalizzazione nazionale. E i numeri dimostrano il fallimento dell’operazione.

Occorre poi considerare che per garantire il suo funzionamento il nostro sistema Paese ha dovuto fare affidamento su sovrastrutture internazionali, piegandosi all’offerta di Google e Apple.  Gli stati nazionali devono accettare di dover cedere la sovranità del loro patrimonio informativo? E allora cosa resta davvero della nostra privacy? Siamo davvero sicuri di volerlo scoprire?

L’Avv. Andrea Lisi cerca di rispondere a queste domande insieme a Yvette Agostini, fellow e project manager di Hermes Center for transparency and digital human rights  e Raffaele Barberio, direttore di Key4Biz.it  e presidente dell’Associazione Privacy Italia.