“Macchinari innovativi”: nuovo bando Mise per la trasformazione digitale delle imprese

Vi segnaliamo il nuovo bando “Macchinari innovativi” promosso dal Ministero dello sviluppo economico inteso a sostenere la realizzazione di programmi di investimento riguardanti la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Vi anticipiamo che possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge, nonché i professionisti già iscritti agli ordini professionali.

 

Che cos’è

La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell’impresa nello svolgimento dell’attività economica, mediante l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

 

A chi si rivolge

Le agevolazioni sono destinate alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
• sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
• sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
• sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
• non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
• non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
• non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

 

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività manifatturiere e le attività di servizi alle imprese. In merito a queste ultime, si riportano alcune di queste ultime, elencate nell’allegato n. 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019:
– Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
– Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web
– Attività legali e contabilità
– Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale

 

Cosa finanzia

I programmi di investimento ammissibili devono:
prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Nel caso di programmi presentati da reti d’impresa, la soglia minima può essere raggiunta mediante la sommatoria delle spese connesse ai singoli programmi di investimento proposti dai soggetti aderenti alla rete, a condizione che ciascun programma preveda comunque spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00;
• essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
• prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. Tra le tecnologie abilitanti elencate nell’allegato n. 1 del decreto ministeriale 20 ottobre 2019 si menzionano: “Internet of things e Industrial internet”, “Cloud”, “Cybersecurity”, “Big data e Analytics”.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
• per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
• per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Presentazione delle domande

Con successivi provvedimenti del Ministero verranno rese note le modalità operative per la presentazione delle domande.
La dotazione finanziaria complessiva dello strumento, pari complessivamente a euro 265.000.000, sarà messa a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi, che verranno aperti a distanza di non meno di 6 mesi l’uno dall’altro.
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del Mise al seguente link