Anorc e Anorc Professioni, nel corso della loro costante attività di monitoraggio, segnalano che al momento è in fase di relazione presso la 14ª Commissione permanente del Senato (Politiche dell’Unione europea) in sede referente, il Disegno di Legge recante “Deleghe al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea (Legge di delegazione europea 2016)”. Il disegno intende facilitare l’attuazione di alcune direttive europee, delegando il Governo ad adottare i necessari Decreti Legislativi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della Legge di delega.
La proposta iniziale non recava alcun riferimento al Regolamento (UE) n. 2016/679 sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, che, a partire dal 25 maggio 2018 diventerà esecutivo in tutti i Paesi dell’Unione Europea, rinnovando in maniera significativa il quadro normativo sulla privacy. Il 14 luglio la Commissione permanente per le Politiche dell’Ue ha approvato un emendamento al DDL, introducendo l’art. 12 -bis, recante la “Delega al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2017, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE”.
Estremamente apprezzabili, in ottica di coordinamento della normativa europea a quella nazionale, sono i criteri direttivi che il Governo dovrà seguire nell’esercizio della delega parlamentare. Sono previsti, in particolare, diversi interventi di adattamento del Codice privacy (D. Lgs. 196/2003): dall’espressa abrogazione delle disposizioni incompatibili con il Regolamento (UE) n. 2016/679, alle modifiche necessarie per dare attuazione alle disposizioni non direttamente applicabili, anche mediante specifici provvedimenti attuativi e integrativi dell’Autorità Garante. Particolarmente rilevante, inoltre, è la delega ad adeguare il sistema sanzionatorio penale e amministrativo contenuto nel Codice privacy alle disposizioni del Regolamento Europeo: il grado di efficacia e dissuasività delle sanzioni dovrà essere proporzionato alla gravità delle violazioni previste nel GDPR. Una scelta importante, che restituisce giusta dignità al diritto alla tutela dei dati personali.
Rinviamo al sito istituzionale del Senato per consultare il testo dell’emendamento.