ANORC, attraverso la voce dell’Avv. Andrea Lisi, Presidente di ANORC Professioni, è intervenuta sulle pagine di Innlifes per commentare lo schema di disegno di legge sull’Intelligenza artificiale, approvato lo scorso 23 aprile dal Consiglio dei ministri e ora al vaglio del Parlamento, e il recente ok (con condizioni) dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, sottolineandone gli aspetti positivi e invitando comunque a mantenere la massima cautela.
Il parere del Garante e le condizioni necessarie
L’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha recentemente dato il suo placet al disegno di legge sull’IA, richiedendo una serie di integrazioni e modifiche.
Le richieste dal Garante riguardano in primis l’introduzione di un nuovo articolo per precisare che i trattamenti di dati personali effettuati attraverso i sistemi di Intelligenza Artificiale devono rispettare la normativa privacy nazionale ed europea, e nel caso di utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale in ambito sanitario ad alto rischio, serve indicare particolari limitazioni per l’utilizzo dei dati (conservazione, divieto di trasmissione, trasferimento o comunicazione) e la preferenza per l’uso di dati sintetici o anonimi. Inoltre, il testo dovrà essere integrato con sistemi adeguati di verifica dell’età ( cd. “age verification”) in grado di garantire limitazioni o divieti all’uso dei sistemi di AI da parte dei minori.
Per finire, il Garante si candida quale Autorità competente per i sistemi di Intelligenza Artificiale ad alto rischio.
Il parere dell’esperto sul Ddl e sull’intervento del Garante
L’ Avv. Andrea Lisi è intervenuto per commentare il recente schema di disegno di legge, spiegando che “il Governo ha prudentemente deciso di intervenire su una materia molto delicata e di cui in quest’ultimo periodo si sta discutendo moltissimo (a volte in modo esagerato) e che, quindi, un intervento normativo di questo tipo, di coordinamento sistematico e di indirizzo interpretativo, può risultare opportuno, o quanto meno non dannoso“.
L’intervento del Garante su tale schema di disegno di legge recante disposizioni e deleghe in materia di Intelligenza Artificiale, secondo il Presidente di ANORC Professioni, si dimostra quindi “senz’altro opportuno, equilibrato e di buon senso e i rilievi su trasparenza informativa, esigenze di più chiaro coordinamento sistematico tra norme (come nel caso del consenso dei minori di età) e sul ruolo essenziale in materia che deve essere garantito alla stessa Authority, risultano di grande autorevolezza e vanno senz’altro tenuti in massima considerazione”.
«Il richiamo ai dati sintetici è senz’altro più che opportuno, se consideriamo gli specifici rischi insiti nell’utilizzo di dati personali di questa natura, ma allo stesso tempo – spiega l’esperto – va anche considerato che ci si sta occupando di un settore dove alla base del trattamento del dato vi è (e deve essere) da una parte la ricerca in materia di salute e dall’altra la cura del paziente, le quali nella nostra Costituzione vanno considerate espressione diretta dell’articolo 32 e, quindi, del diritto fondamentale della salute».
Tuttavia, secondo l’esperto, un utilizzo non accorto dei dati sintetici nei sistemi di IA, proprio in ambito sanitario, se da una parte può tutelare i nostri dati personali, dall’altra può causarne una sorta di collasso, cioè, decretarne la possibile degenerazione e la perdita di utilità nel tempo.
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