L’introduzione del DPO (Data Protection Officer) non costituisce una novità assoluta, la direttiva 95/46/CE non prevedeva alcun obbligo di nomina, ma in molti Stati membri questa figura è divenuta ordinaria nel corso degli anni. Con l’avvicinarsi del 25 maggio 2018, data della piena applicazione del Regolamento (UE) 2016/679, è necessario che il DPO, diventi familiare per enti pubblici ed aziende private appartenenti allo scenario nazionale.
L’avv. Michele Iaselli, componente della Commissione di valutazione di ANORC Professioni, in un nuovo articolo pubblicato sulle pagine di Altalex, descrive con chiarezza e sistematicità le -delicate e complesse- attività che il DPO è chiamato a svolgere, quale punto di raccordo fra il titolare ed il responsabile da un lato e l’Autorità Garante dall’altro.
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