Il grande fermento dei ‘digitalizzatori’, innescato dal Digeat 2021, continua a produrre conoscenza in pillole da prescrivere a chi aspira a vivere da protagonista il periodo di innovazione tecnologica e cambiamento organizzativo che il Paese sta attraversando. I promotori dell’imponente evento sul digitale (Anorc e Digital & Law Department), che nell’arco di un mese ha coinvolto 200 relatori ‘certificati’ in 150 eventi online, hanno unito gli articoli di decine di esperti in un’unica Rivista di 50 pagine per “lasciare un’impronta scritta– spiega l’ideatore del Digeat, l’avv. Andrea Lisi- che permetta di avere un quadro generale e sintetico degli argomenti trattati nel corso del Digeat 2021 e, quindi, acquisire una conoscenza diffusa sulle ultime novità in materia di digitalizzazione e protezione dei dati personali“.
Un diario di bordo suddiviso in tre blocchi, “Passato, Presente e Futuro“, come il palinsesto ufficiale dell’evento-racconto andato in scena dal 18 gennaio al 12 febbraio (che è ancora fruibile gratuitamente sulla piattaforma dedicata digeat.it con tutti i video visualizzabili on demand). Come nel corso di talk e conference del Digeat, gli argomenti della Rivista spaziano dalla sicurezza informatica all’inclusione digitale, dalla protezione dei minori allo smart working, all’IA, al GDPR, alle competenze necessarie ad accompagnare l’innovazione digitale.
“La mission che guida ognuna delle nostre iniziative– spiega Lisi- è indicare la strada per sfruttare al massimo il potenziale delle tecnologie digitali, ma nel totale rispetto dei diritti della persona. Dobbiamo continuare sull’onda del Digeat a formare e informare e, per questo, a fine maggio organizzeremo un nuovo convegno per parlare del Decalogo per la protezione dei dati che abbiamo redatto ispirandoci a Giovanni Buttarelli”.
Per continuare ad avere una giusta educazione digitale, ANORC promuove un’Alta formazione per manager della digitalizzazione con il Mastercourse ‘Formazione, gestione, conservazione e protezione dei contenuti digitali‘ patrocinato tra gli altri dal Garante per la protezione dei dati personali e AgID, che ha da poco aperto le iscrizioni. Infatti, secondo Lisi è sempre più evidente l’esigenza di formare tutti i cittadini per la tutela dei propri diritti: “Tutti dovrebbero conoscere i principi fondamentali della protezione del dato al pari di una Costituzione”.
[Comunicato di Agenzia di Stampa DiRE]
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