ANORC pone nuovamente l’accento sull’efficacia di regole e architetture alla base della conservazione di database e archivi pubblici, questa volta in una Nota inoltrata all’attenzione del Sottosegretario Butti e condivisa internamente prima della pausa festiva.
Il documento prende spunto da uno dei più recenti episodi di attacco informatico avvenuto nel nostro Paese, per sottolineare come i sistemi di conservazione sviluppati in ambito nazionale e strutturati nel rispetto delle Linee Guida AgID possano aiutare a reagire in maniera positiva all’impatto dei c.d. data breach, garantendo l’integrità e la riservatezza dei dati conservati.
La Nota intende perciò stimolare una profonda riflessione sull’importanza cruciale dei sistemi di conservazione anche in ottica di cybersicurezza e sull’attività di vigilanza esercitata dalle Agenzie nazionali preposte. Il documento è stato perciò inviato anche all’attenzione dell’Autorità nazionale per la cybersicurezza, del Garante per la protezione dei dati personali e dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
A margine della condivisione della Nota, il Presidente di ANORC Professioni, Avv. Andrea Lisi, ha voluto sottolineare l’importanza del legame tra custodia e protezione del patrimonio informativo pubblico e cybersicurezza : “è indispensabile tutelare il nostro modello di conservazione dei documenti informatici, perché – come abbiamo avuto più volte modo di osservare – può rivelarsi un’ottima metodologia di tutela, pienamente rispondente ai requisiti di sicurezza informatica oggi necessari per custodire correttamente il nostro patrimonio informativo, specie in ambito pubblico. Proprio questo modello andrebbe supportato in Europa, anche alla luce delle novità che arriveranno con l’aggiornamento del Regolamento Eidas. Come ANORC auspichiamo, quindi, che si possa presto sviluppare un tavolo di lavoro presso il Dipartimento della trasformazione digitale in modo da avviare un confronto a tutela dei modelli di conservazione nazionali”.
La Nota è stata inoltre condivisa e sottoscritta dai Presidenti delle seguenti Associazioni partner:
- Luca Bolognini, avvocato – Presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati
- Antonio Vittorino Gaddi, medico, professore universitario – Presidente della Società Italiana di Telemedicina
- Gianni Penzo Doria, professore universitario, archivista di chiara fama e presidente di Procedamus