Un’attività che dura da oltre vent’anni nel comparto ICT, un laboratorio di ricerca e sviluppo software con un occhio di riguardo alla gestione e al dimensionamento delle architetture del trattamento dei flussi documentali. È la storia di LAND, che interverrà al DIG.Eat 2018 con un case study dal titolo “Umanizzare la digitalizzazione è un reato?”, che costituirà “Il fatto” nell’ambito del “Processo” alle firme , (in programma dalle 10:35 alle 11:25). Il direttore operativo e marketing di Land, Marco Polsi, ci ha dato qualche anticipazione.
Ha senso firmare un documento informatico?
Per prima cosa dobbiamo allargare il concetto di documento alle informazioni, oggi firmiamo non solo i documenti tradizionali ma anche gruppi di informazioni (chat, mail, dati su WorkFlow, ecc.). Secondo noi ha senso solo se inseriti in contesti coerenti come WorkFlow digitali, se invece prendiamo solo la Firma Digitale fine a sé stessa, no. Pensare di digitalizzare apponendo solo firme slegate dai processi è come capire lo stato di digitalizzazione della PA con il rapporto PC/dipendenti (come si faceva negli anni 90)”.
Come si è evoluto il mercato delle firme elettroniche?
L’evoluzione è nella semplificazione dei processi di firma e la totale integrazione con i WorkFlow documentali. La semplificazione deve passare obbligatoriamente nei contesti mobile offrendo interfacce sincrone con i processi (si può firmare in mobilità o tramite WebApp), semplici nell’utilizzo, che fanno intendere all’utilizzatore quello che fa, e soprattutto che siano più veloci della firma su carta. Quest’ultimo punto è importante ed è lo scoglio per gli utilizzatori professionali dei sistemi di firma”.
Umanizzare la digitalizzazione è quindi un reato?
Oggi LAND utilizza il contrassegno elettronico in modo molto diverso rispetto ad una volta. Infatti, il concetto di contrassegno o Glifo (come lo chiamiamo noi) è cambiato ed è ormai un sistema di Digital Transaction Management (DTM). Con il Glifo oggi è possibile firmare documenti in tutte le declinazioni possibili (FE, FEA, FEQ o FD) in modo sincrono con il documento originale, in digitale nativo, in mobilità (SmartPhone e Tablet), si possono annullare o revocare i singoli documenti e si può interagire con i WorkFlow. Abbiamo messo in campo molte funzionalità innovative e rivoluzionarie già presenti ed in prossima uscita, molti nuovi clienti le stanno sperimentando con soddisfazione. Purtroppo però, ci scontriamo con l’ignoranza, con i molti che non conoscono la nostra tecnologia e sono pieni di preconcetti. In tanti casi non si riesce nemmeno ad avere un dialogo.
Land parteciperà inoltre alla sessione dei “Consilia”, “aule consiliari” ad accesso limitato, nelle quali parallelamente si svolgeranno dei percorsi tematici di approfondimento organizzati da alcuni sponsor della manifestazione, con la partecipazione di consulenti esperti del settore.
Il percorso di Land dal titolo “LAND reinventa il modo di firmare” si svolgerà dalle 13:00 alle 14:00, presso la sala Bernini.
Vi aspettiamo il 10 maggio a Roma, presso il Centro Congressi Piazza di Spagna, via Alibert, 5/A. Consultate il programma ufficiale dell’Atrium e dei Consilia del DIG.Eat XI. Iscriversi è gratuito, come ogni anno: è sufficiente compilare l’apposito form di iscrizione.
Per informazioni, consultate le FAQ disponibili al sito ufficiale del nostro evento.