Nell’ambito delle serie di azioni, a cui il governo intende dare corso, per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione affinché sia di supporto alla crescita digitale dell’Italia, riveste particolare importanza l’individuazione delle figure di responsabile per la transizione al digitale
Apre così la circolare firmata ieri dal Ministro per la pubblica amministrazione – Sen. Avv. Giulia Bongiorno – ribadendo l’obbligatorietà per tutte le pubbliche amministrazioni di dotarsi di un Manager specializzato per la transizione digitale (RTD), una figura di livello apicale, in grado di coordinare e gestire la governance della transizione al digitale – intesa come attività di indirizzo, coordinamento e correlata responsabilità – collocandosi alle dirette dipendenze dall’organo di vertice politico – o amministrativo- dell’ente (ai sensi dell’art. 17, commi 1-ter e 1-sexies del CAD).
La volontà del Legislatore è di attivare la realizzazione di servizi pubblici rivisitati, pienamente integrati con le nuove tecnologie, evitando la giustapposizione di queste ultime alle esistenti forme di organizzazione (in prevalenza di matrice analogica).
L’ entrata in vigore di tale obbligo risale al 14 settembre 2016: ad oggi, tuttavia solo un numero limitato di amministrazioni ha provveduto ad individuare tale figura, essenziale per la digitalizzazione coordinata del Paese.
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