Il D.lgs. 235/2010 ha introdotto alcune interessanti modifiche in tema di certificazione dei processi di conservazione digitale.
Oltre a ribadire la possibilità che il processo di conservazione sia affidato in outsourcing, riconosce anche la possibilità che soggetti terzi certifichino la conformità di tale processo a quanto stabilito dall’art. 43 del CAD (Riproduzione e conservazione dei documenti) e dalle regole tecniche stabilite ai sensi dell’art.71 del codice medesimo.
Le novità più interessanti sono, però, quelle introdotte dal successivo art. 44-bis. Secondo quanto stabilito da tale norma, i soggetti pubblici e privati che svolgono attività di conservazione dei documenti e di certificazione dei relativi processi, possono accreditarsi presso il DigitPa per conseguire il riconoscimento del possesso dei requisiti di livello più elevato in termini di qualità e sicurezza.
I certificatori e i conservatori che intenderanno conseguire tale riconoscimento dovranno, quindi, presentare domanda di accreditamento presso DigitPA secondo le regole, ove compatibili, previste dall’art. 26,27,29 e 31 del CAD.
A seguito dell’accoglimento della domanda, il DigitPA disporrà l’iscrizione del richiedente in un apposito elenco pubblico, tenuto dal DigitPA stesso e consultabile anche in via telematica, ai fini dell’applicazione della disciplina in questione.
Il Conservatore/Certificatore accreditato potrà così qualificarsi come tale nei rapporti commerciali e con le pubbliche amministrazioni.