È recente la notizia della pubblicazione della specifica tecnica ETSI TS 119 511, contenente le policy e requisiti di sicurezza per servizi fiduciari di conservazione di firme digitali e la conservazione di dati mediante tecniche basate sulla firma digitale, come avviene, ad esempio, in ambito nazionale.
L’ing. Andrea Caccia, esperto di fatturazione elettronica e Coordinatore nonché del Tavolo di Lavoro su Fatturazione Elettronica di ANORC, offre di seguito il suo commento in merito all’aggiunta di questo nuovo tassello, nel mosaico “tecnico” nazionale dei servizi di conservazione a norma:
“La specifica tecnica ETSI TS 119 511, appena pubblicata, nasce non solo per coprire la certificazione dei servizi fiduciari eIDAS di conservazione di firme e sigilli qualificati ma, volutamente, interessa anche servizi più generali ovvero la conservazione di qualsiasi tipo di dato mediante tecnologie di firma digitale, coprendo, quindi, anche le modalità del processo di conservazione a norma italiano.
È dunque molto rilevante per l’Italia, dove i servizi di conservazione a norma sono già una realtà consolidata da anni.
Il rispetto di questa nuova specifica e, meglio ancora, l’utilizzo della stessa nell’ambito dell’accreditamento AgID, consentirebbe ai conservatori italiani di poter offrire più facilmente i propri servizi all’estero, proprio perché basati su una specifica europea e facendo leva su un’esperienza ormai pluriennale.
Se questo non accadesse succederebbe probabilmente il contrario: l’apertura del mercato italiano agli operatori esteri mentre quelli italiani resterebbero al palo.
Sarebbe pertanto opportuno che si approfittasse di questa novità nell’ambito della revisione delle Linee Guida AgID per rendere più semplice il percorso di qualificazione eIDAS per gli attuali conservatori accreditati e per ottimizzare le liste di riscontro usate in ambito di verifica che, già oggi, contengono alcune ridondanze che causano costi inutili per gli operatori”.