Per la trentesima puntata della Rubrica “La PA che vorrei” il prof. Donato Limone affronta insieme all’Avv. Andrea Lisi un dibattito sulla gestione del patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni e sulle novità previste dalle Linee Guida sui documenti informatici, in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Amministrazioni nativamente digitali, senza eccezioni
Cosa manca alle amministrazioni pubbliche per essere realmente cittadinocentriche? Il cuore del problema risiede nella gestione delle tonnellate di dati, informazioni e documenti prodotti. Se ad oggi fossero stati realmente applicati i principi guida stabiliti dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digital) fin dal “lontano” 2005, con buona probabilità l’Italia potrebbe vantare un apparato amministrativo di qualità: semplificato, trasparente, digitalizzato.
Il PNRR può essere la svolta?
I progetti di trasformazione digitale che stanno per avviarsi dovrebbero essere in linea con i principi già in vigore, per ridisegnare una pubblica amministrazione totalmente digitale. Ma quali saranno gli attori protagonisti? Gli strumenti messi in gioco basteranno da soli a garantire la corretta gestione e il valore di pubblica fede del patrimonio informativo? Oppure la svolta digitale dovrebbe passare dalla formazione dei dipendenti pubblici, dalla corretta tenuta degli archivi attraverso sistemi affidabili, in grado di assicurare correttamente nel tempo il valore dei contenuti?
Proviamo a capire cosa manca alla PA per essere quella “casa di vetro” che i cittadini attendono da tempo.
[ “La PA che vorrei” è il talk settimanale condotto da Donato Limone, già Professore ordinario di informatica giuridica e direttore della rivista elettronica di diritto economia e management per Key4Biz.it]