Non imparare dagli errori del passato è oramai la prassi nella storia della digitalizzazione italiana. I servizi devono essere progettati per migliorare la vita dei cittadini e non per semplificare esclusivamente la vita delle amministrazioni.
In un approfondimento pubblicato sulle pagine di Agendadigitale.eu, la dott.ssa Mara Mucci, Segretario Generale ANORC Professioni e Coordinatore regionale Emilia-Romagna, ci spiega perché si stanno investendo 240 milioni di euro per portare avanti il Polo delle notifiche, un’iniziativa progettata dall’ex ministra Paola Pisano che però, con il tempo, sta perdendo pezzi del disegno originale.
Il progetto dell’ex Ministra Pisano: cosa prevedeva
L’obiettivo dell’allora Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Paola Pisano era quello di rendere semplice la notifica degli atti e il cittadino sempre rintracciabile.
Obiettivo sicuramente lodevole, il problema è “come” raggiungerlo.
La dott.ssa Mucci descrive qual era la strategia prevista, spiegata tramite un piccolo esempio pratico:
- Il cittadino Mario Rossi (non un professionista, che ha obblighi di legge per la sua professione) può chiedere di inserire la sua Pec in un indice nazionale delle Pec;
- Se non lo fa, quando Mario Rossi manda una Pec ad una PA (poniamo a una scuola), questa comunica l’indirizzo Pec di Mario Rossi ad un Indice nazionale delle Pec;
- Quando l’agenzia delle entrate deve mandare una cartella esattoriale a Mario Rossi, la invia ad un Polo delle notifiche che la mette in un archivio centralizzato, recupera la Pec di Rossi nell’indice nazionale delle Pec e gli manda la notifica via Pec;
- E che fare se Mario Rossi non ha la Pec? Se Rossi ha l’App IO, anziché mandargli la Pec, il Polo delle notifiche gli manda una notifica sull’App;
- Poi Rossi si collega all’archivio del Polo delle notifiche e si scarica la cartella esattoriale;
- E se Rossi non ha l’App IO e nemmeno una Pec? A quel punto il Polo delle notifiche manda una raccomandata cartacea tradizionale a Mario Rossi.
Con estrema difficoltà, il cittadino è stato rintracciato. Ma con quante e quali criticità?
Questo articolo è apparso originariamente su AgendaDigitale.eu. Continuare a leggere la versione integrale