Il numero di dicembre della rivista dedicata ai manager della governance digitale e della privacy, dal titolo ‘Post-Script’, è uno Speciale dedicato alla Conservazione Digitale e propone articoli e approfondimenti firmati da esperti del settore ed esponenti di aziende protagoniste del mercato. Un numero nato dalla collaborazione scientifica con ANDIG e che ha ricevuto il patrocinio scientifico da parte di Procedamus.
L’editoriale a cura di Andrea Lisi, direttore scientifico della rivista e presidente di Anorc Professioni, contiene un’intervista esclusiva al Commissario per l’Italia Digitale, Luca Attias.
Nell’intervista, il Commissario rivela le strategie che possono orientare il Paese verso la trasformazione digitale. Tra i temi, la centralizzazione dei servizi IT, la diffusione delle best practice, la semplificazione normativa: “Se il CAD venisse semplificato in 5 articoli, ben venga. Il punto non è quello- sostiene Attias- In Italia ce ne sono tante best practices, ma arrivano giapponesi e coreani che le rendono sistematiche nei loro Paesi e da noi, invece, continuano a restare ‘best practice’ e finisce là“.
Alcuni lo ricordano come un ‘Jedi’ per una sua apparizione al DIG.Eat 2016 (in tema ‘Guerre Stellari’) , ma ora il Commissario Attias, dovrà trasformarsi in ‘Flash’ (per restare in tema di super poteri) perché come lui stesso dice “tra le ‘C’ del Commissario va aggiunta anche quella di velocità della luce” visto che ha 11 mesi di tempo per lasciare il segno in un Italia che deve mettere a sistema banche dati, fatture e identità elettroniche, strumenti di protezione di dati e privacy.
Una corsa contro il tempo che il Commissario Attias racconta in un’intervista esclusiva con l’avv. Lisi, che ha espresso le proprie impressioni in apertura: “Attias mi ha colpito perché mi è sembrato una specie di Roberto Benigni del digitale. Come Benigni è riuscito a far comprendere a tutti passi complessissimi della Divina Commedia, anche lui con parole semplici ha portato avanti sino ad oggi battaglie articolate, facendo avvertire a tutti in modo spiazzante la matassa nebulosa che caratterizza la PA italiana e i suoi difficili processi verso l’innovazione“.
*Illustrazioni e grafica a cura di Marcello Moscara.
E’ possibile scaricare gratuitamente la rivista dal seguente link.