È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legge n. 34/2020 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza”.
“Bloccato” per alcuni giorni alla Ragioneria della Stato per la verifica delle coperture, il testo contiene una maxi-manovra da 55 miliardi di misure a sostegno di famiglie, imprese e professionisti.
Leggiamone alcune.
Le misure per lavoratori dipendenti, autonomi e professionisti
Per il mese di aprile è stato riconfermato il bonus per autonomi e professionisti da 600 euro. Per il mese di maggio, un’indennità pari a 1.000 euro è destinata ai liberi professionisti titolari di P.Iva (iscritti alla Gestione Separata dell’Inps, nel caso in cui abbiano subito una riduzione “comprovata” del reddito di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019) e per i Co.Co.Co che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto.
Per altri 15 giorni è possibile usufruire del congedo parentale, per chi ha figli di età fino a 12 anni, nel periodo compreso tra il 5 marzo 2020 e il 31 luglio 2020. Avrà diritto a svolgere la prestazione di lavoro in smart working, anche in assenza degli accordi individuali fino alla cessazione dello stato di emergenza, chi ha almeno un figlio minore di 14 anni, solo se entrambi i genitori lavorino e nel nucleo familiare non deve esserci “un genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa”.
Per i datori di lavoro del settore privato è previsto l’obbligo di comunicare al Ministero del Lavoro i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità smart working. Viene estesa la Cassa Integrazione di altre nove settimane, oltre alle precedenti già concesse, fino al 31 agosto 2020 e si potranno richiedere ulteriori 5 settimane di proroga, mentre dal primo settembre al 31 ottobre si potranno richiedere altre 4 settimane.
Per rendere più veloce il pagamento degli ammortizzatori sociali da parte dell’INPS, è stato introdotto un sistema che consente di ricevere il trattamento entro un mese e mezzo dalla richiesta del datore di lavoro. Oltre ai 60 giorni già previsti per il decreto Cura Italia, viene esteso per altri 3 mesi il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo
Misure per le imprese
Non è dovuto il versamento del saldo dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019, fermo restando il versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo di imposta. La cancellazione della rata di giugno dell’Irap riguarda tutte le imprese fino a 250 milioni di euro di fatturato e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.
Saranno disponibili contributi a fondo perduto per imprese, artigiani, commercianti e professionisti con ricavi fino a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Previste, inoltre, misure di sostegno a favore di startup a cui sono destinate risorse aggiuntive pari a 100 milioni di euro per l’anno 2020.
Per le piccole e medie imprese sono previste bollette più “leggere”, tramite una rimodulazione delle componenti fisse della bolletta, per una durata di tre mesi.
Con una dotazione iniziale di 230 milioni di euro, è prevista l’istituzione presso l’ANPAL (Associazione Nazionale per le Politiche Attive Lavoro) del “Fondo Nuove Competenze”. Le risorse serviranno coprire gli oneri relativi alle ore di formazione che possono essere previste dalle aziende nel 2020 a seguito di specifiche intese tra le associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o le loro rappresentanze sindacali operative per rimodulare l’orario di lavoro, finalizzandone una parte appunto a percorsi formativi.
Le misure per l’innovazione
L’art. 239 del Decreto prevede l’istituzione del “Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione” da 50 milioni di euro. Affidato alla Ministra Pisano, il Fondo avrà l’obiettivo di aumentare le possibilità di svolgere in via telematica le pratiche della Pubblica amministrazione, digitalizzando i servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese.
Il decreto è consultabile nella sua versione integrale al seguente link
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