Conservazione digitale: le novità di ETSI e il confronto con le norme italiane – approfondimento di Giovanni Manca

Si completa finalmente il percorso per la standardizzazione Etsi in materia di conservazione di lungo periodo in conformità all’articolo 34 del regolamento europeo eIDAS (910/2014) tramite la pubblicazione del documento TS 119 512 “Electronic Signatures and Infrastructures (ESI); Protocols for trust service providers providing long-term data preservation services”.

Ad approfondire l’argomento l’ing. Giovanni Manca, esperto di digitalizzazione documentale e Socio onorario di ANORC, che analizzando il quadro generale, opta per un confronto tra le regole italiane ed europee.

DIG.eat 2021Sul tema guarda la Web Conference: Identità, firme e sigilli

 

Il confronto

La caratteristica del documento è proprio quella di permettere di attuare un confronto tra le regole italiane ed europee. In particolare, per quanto riguarda i requisiti di security e policy stabiliti nelle recenti Linee guida emesse da AgID in materia di formazione gestione e conservazione dei documenti informatici, operative dal 7 giugno 2021.

 

Le differenze

Da un’attenta analisi emerge una sostanziale differenza di obiettivo tra la conservazione di lungo periodo nazionale e quella stabilita nel regolamento eIDAS, che comportano implicazioni di natura politica in merito alla possibile convergenza dell’apparato nazione verso gli standard comunitari.

 

Per scoprire tutti i dettagli e gli scenari leggi l’intero articolo pubblicato sulle pagine di Agendadigitale.eu