DIG.EAT 2018: IL VERDETTO FINALE SUL LIVELLO DI COMPLIANCE DEL PAESE

Quest’anno le associazioni ANORC, ANORC Professioni e AIFAG, con la collaborazione di Euronot@ries e del Digital & Law Department, hanno dato vita ad un’edizione del DIG.Eat in grado di trasformare la sala Fellini del Centro Congressi Roma Eventi (Piazza di Spagna, via Alibert 5A) in un tribunale dedicato alla digitalizzazione e alla privacy, per animare e sostenere il confronto critico e costruttivo sul percorso di compliance del nostro Paese.

L’undicesima edizione dell’evento è stata promossa da oltre 50 patrocini, ha registrato numeri da record con più di 900 iscritti, circa 400 partecipanti in presenza e 200 persone in collegamento streaming, un pubblico interessato che ha alimentato un costante dibattito anche sui canali social (in particolare su Facebook e Twitter con l’hashtag #DIGEat11).

La peculiarità di questa edizione è stata la doppia caratterizzazione: da un lato, la rassegna processuale dell’Atrium”, volta a calarsi nella realtà dei “fatti” e sottoporre a giudizio il percorso di adeguamento fin qui compiuto in diverse realtà, per divenire compliant; dall’altro i “mini eventi” formativi, i “Consilia”, che hanno offerto un approccio mirato alle competenze, alla multidisciplinarietà e alla formazione.

I 44 relatori provenienti da una pluralità di contesti (istituzioni, aziende, università, professioni), chiamati ad intervenire in veste di relatori nell’ “Atrium” del DIG.Eat11, hanno affrontato il susseguirsi dei diversi “processi” interpretando rispettivamente i ruoli di accusa, difesa, giudice e giuria popolare, con lo scopo di pronunciare un “giudizio” su una tematica specifica, rappresentata in apertura da un “fatto”, introdotto da un’azienda sponsor dell’evento (SIAV Spa, Land srl, eWitness Italia, TeamSystem Spa, Dgroove srl, RINA spa, Savino Solution srl) quale testimonianza. A chiusura di ogni singolo “processo”, il pubblico ha poi avuto la possibilità di esprimersi a favore o contro la “sentenza” pronunciata dal giudice e dalla giuria popolare, determinando il “verdetto finale”.

Il nostro “Atrium” ha accolto un totale di sette “processi”, rispettivamente dedicati a:

  • privacy e GDPR
  • firme digitali
  • digitalizzazione e dematerializzazione dei processi
  • fatturazione elettronica
  •  riuso nella PA
  • certificazioni
  • gestione documentale e atto notarile telematico

Parallelamente, l’undicesima edizione del DIGEat ha accolto una rassegna di mini-eventi tematici di approfondimento, i “Consilia”, organizzati con la partecipazione di alcuni sponsor della manifestazione (eWitness Italia, Intesa – gruppo IBM, RINA Spa, Land e CST Consulting) con la partecipazione di consulenti esperti del settore, tra cui i professionisti dell’innovativa rete D&L NET.

Lo scopo del DIG.Eat è stato, come ogni anno, non quello di imbastire l’ennesimo, astratto discorso sulle potenzialità dell’innovazione, bensì quello di promuovere il dibattito sulla realtà, andando oltre lo storytelling in modalità anti-evento attraverso la doppia caratterizzazione di questa edizione.

Il Dig.Eat è andato veramente bene – ha commentato l’avv. Andrea Lisi, Presidente di ANORC Professioni e Coordinatore del Digital&Law Department– è stata un’edizione che ha confermato il suo successo, sia a livello di numeri, che di tematiche, mettendo a confronto, in maniera anche spietata, accusa e difesa dinanzi ad un giudice. Questa formula del processo ci ha consentito di rendere il convegno immediatamente fruibile, senza fronzoli, rispecchiando appieno quello che ANORC è ed è sempre stata. Sono orgoglioso di vedere per una volta, dopo sette ore di convegno, persone che uscivano sorridenti. È incredibile!

L’undicesima edizione del DIG.Eat ha inteso rappresentare, in veste teatrale, uno spaccato dello scenario attuale, la cui parola d’ordine, come sappiamo è la “Compliance”. Da qui, il titolo di questa undicesima edizione “Digitalizzazione e Privacy: Tutti Compliant? Tutti Compliant fino a prova contraria!”: è esattamente questa “prova contraria” che abbiamo scelto di svelare, andando ad individuare e distinguere le best practices dei settori di privacy e digitalizzazione, rispondendo a dei quesiti cruciali, rimasti ancora insoluti in questo (faticoso) percorso di crescita

 

Il DIG.Eat ha trovato moltissimo spazio anche sulla stampa nazionale e locale, ecco chi ha parlato di noi:

DIRE

Corasaniti (Cassazione): “Riuso software nella pubblica amministrazione non è senza costi”

Digitale, Baselice (Intesa): “Fattura elettronica B2B opportunita’ per il Paese”

DIG.Eat 2018, le opportunità del regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr)

Dig.Eat, Lisi (Anorc professioni): “Formula con processi è stato un successo”

NOVE DA FIRENZE 

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ROMA DAILY NEWS

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