Sembra che l’Italia continui a muoversi a macchia di leopardo nel meraviglioso mondo dei bit, nonostante di digitalizzazione si senta parlare oramai da diversi, troppi anni. L’attuale scenario è caratterizzato da un vero e proprio divario, che vede contrapporsi un utilizzo sempre più generalizzato del digitale nella vita privata a un utilizzo spesso lento e macchinoso di tecnologie simili nel mondo del lavoro.
Tuttavia la fatturazione elettronica, oggi obbligatoria verso la pubblica amministrazione, può forse rappresentare l’eccezione che conferma la regola: l’introduzione di FatturaPa, oltre a risultare uno strumento indispensabile per il controllo della spesa pubblica, si sta rivelando in grado di fare da “rompighiaccio” per un utilizzo più generalizzato e diffuso del documento informatico in ambito lavorativo. Alla luce di tali considerazioni il D.Lgs. 127/2015 ha inteso estendere i processi già rodati della FatturaPa all’ambito del privato.
Ne parlano Andrea Lisi, Presidente ANORC Professioni e Luigi Foglia, consulente senior Digital & Law Department Studio Legale Lisi nel loro ultimo contributo per le pagine di Agenda Digitale.
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