Dodici anni fa, la raccomandata A/R fu sostituita dalla posta elettronica certificata (PEC). Divenuto uno strumento essenziale e obbligatorio per aziende, pubbliche amministrazioni e professionisti ha reso possibile la trasmissione di 4 milioni di messaggi ogni giorno.
Insieme all’ing. Giovanni Manca, Socio Onorario ANORC, approfondiamo le sue caratteristiche e i suoi vantaggi, con uno sguardo al passato, in un articolo pubblicato sulle pagine di Agendadigitale.eu.
Nascita della PEC
La PEC nasce con la finalità di sostituire la raccomandata A/R avente lo stesso valore legale.
La differenza sostanziale si percepisce nel suo utilizzo, infatti è possibile trasmettere una PEC stando comodamente a casa o in ufficio tramite un PC o dispositivi tecnologici.
PEC: opportunità e obblighi
Nel tempo, l’utilizzo della Posta Certificata è diventato obbligatorio per i soggetti tenuti all’iscrizione nel registro delle imprese (comprese le nuove partite IVA e ditte individuali) e i professionisti iscritti ad albi ed elenchi.
In aggiunta, la PEC è obbligatoria per lo scambio dei documenti nell’ambito dei processi telematici.
Il suo utilizzo è diventato funzionale anche per l’iscrizione a concorsi pubblici, alla richiesta di informazioni alle Pubbliche Amministrazioni per l’esercizio del diritto di accesso generalizzato (FOIA) e agli scambi di dati tra mondo finanziario e Agenzia delle Entrate.
PEC e sanzioni: le novità in vigore dal 1° ottobre
Dal 1° ottobre 2020 il Decreto Semplificazioni ha introdotto il regime sanzionatorio nei confronti delle imprese e professionisti non dotati di PEC.
Che cosa comporta nello specifico? Vi invitiamo a leggere l’approfondimento nella sua versione integrale al seguente link