Prevenire, per poter curare: è questo il tema che pervade l’articolo che l’Avv. Andrea Lisi rivolge al Direttore del Quotidiano della Sanità in materia di sicurezza informatica. Un argomento, quello della salute dei sistemi sempre più interconnesso alla salute delle persone e, in particolare, dei pazienti.
Quando gli attacchi informatici minacciano gli ospedali
L’Avv. Lisi non manca di menzionare in apertura alcuni recenti casi, giunti alla ribalta della cronaca, come quelli di alcuni ospedali che – a causa della compromissione dei propri sistemi informativi e/o documentali e della conseguente impossibilità di utilizzare i dati ivi archiviati – non hanno potuto ricoverare i propri pazienti o offrire loro le cure adeguate, arrivando – nei casi più estremi – addirittura a provocarne la morte.
La prevenzione passa anche per il GDPR
Come ricordato nell’articolo, la prevenzione serve secondo il GDPR a predisporre, appunto, misure di sicurezza organizzative e tecnologiche che siano idonee a minimizzare i rischi per i diritti e le libertà di persone fisiche, dunque dei cittadini, in questo caso pazienti di strutture sanitarie.