Come anticipato in un precedente approfondimento, nell’ultimo Forum della conservazione dei documenti informatici l’Agenzia per l’Italia Digitale pare abbia escluso una considerevole fetta degli operatori del settore dal tavolo di confronto, non tenendo conto della convocazione di realtà associative rappresentative del comparto privato.
Così ANORC e ASSINTEL hanno deciso congiuntamente di scrivere all’Agenzia per l’Italia Digitale per sottolineare proprio questa (grave) esclusione dal Forum dei Conservatori. Appare incredibile che a un appuntamento così importante manchino del tutto quei soggetti che gestiscono non solo documenti di rilievo privatistico, ma anche pubblicistico, così come le Associazioni rappresentative di questo particolare mercato, una tra tutte ANORC, la quale da sola rappresenta più del 60% dei soggetti che operano in entrambi gli ambiti.
L’intento è di esprimere comunque disponibilità a collaborare in futuro nell’interesse della fede pubblica che è garantita dagli archivi digitali e per questo è indispensabile intrattenere un confronto inclusivo con tutti gli interlocutori attivi nello scenario nazionale, per decidere insieme dove e come procedere in un settore delicatissimo, dal quale dipende la nostra memoria collettiva che è rappresentata dall’ambito pubblico, come da quello privato. Su questo, crediamo fermamente che la cooperazione pubblico-privato deve essere sempre favorita.
“Non nascondo sconcerto- dichiara Giovanni Manca, Presidente ANORC- nell’apprendere che a distanza di quasi 18 anni dalla sua pubblicazione lo spirito unitario e collaborativo tra pubblico e privato che caratterizza il Codice dell’Amministrazione Digitale non sia stato pienamente compreso neppure dai soggetti che dovrebbero vigilare sulla sua corretta applicazione. Affermo ciò perché, mio malgrado, ho dovuto assistere una volta ancora ad una discriminazione degli operatori privati rispetto ad un tema sul quale avrebbero molta esperienza da portare a fattor comune per la trasformazione digitale del nostro Paese. Mi stupisce- conclude Manca- come non si riesca a comprendere che l’esclusione del settore privato dal confronto sui temi della formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici rappresenti il principale elemento di involuzione della materia”.
Andrea Ardizzone, Segretario Generale Assintel, spiega che “sul tema della Conservazione dei documenti siamo evidentemente ancora in una fase di passaggio. C’è confusione normativa e organizzativa, c’è opacità nei criteri di libera concorrenza, c’è un mindset protezionistico e analogico. E spesso a farne le spese sono le centinaia di PMI italiane che di fatto gestiscono la conservazione digitale della maggior parte delle imprese. Ci auguriamo- conclude Ardizzone- che anche su questo fronte Governo e PA si attivino nei fatti, per ascoltare le imprese e valorizzare il nostro Made in Italy digitale”.
La lettera è consultabile da qui
Comunicato stampa a cura di Agenzia DiRE
Immagine di copertina tratta da Pexels.com – Foto di Mikhail Nilov.