L’Agenzia per l’Italia Digitale ha reso disponibile il documento aggiornato in conformità all’Allegato 2 delle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.
Linee Guida AgID: la dinamicità degli Allegati
Come puntualmente richiamato nella premessa metodologica delle Linee Guida, queste sono pensate per garantire un adattamento costante ai cambiamenti imposti dall’incessante rivoluzione digitale. Di qui la scelta di prevedere un testo “statico” che contenga la base normativa della materia e una serie di “allegati” dai contenuti più “flessibili” pensati per adeguarsi agevolmente all’evoluzione tecnologica.
Il processo di adeguamento degli allegati è perciò costante, considerata la velocità dell’innovazione, è realizzato in coerenza con il quadro normativo e attuativo in materia di digitalizzazione.
L’aggiornamento dei formati di file “raccomandati”
L’aggiornamento recepito in ambito nazionale riguarda il documento di guida redatto dall’International Comparison of Recommended File Formats group (ICRF) per il confronto dei formati dei file consigliati a livello internazionale.
Il confronto è stato originariamente creato presso gli archivi nazionali dell’Estonia, ed è stato ulteriormente sviluppato dagli archivi nazionali danesi. Ad occuparsene è stato il gruppo ICRF, istituito per discutere i formati di file: il suo primo risultato è un documento di confronto relativo ai formati accettati e preferiti utilizzati nelle strategie di conservazione digitale presso istituzioni e istituti di ricerca di tutto il mondo.
Conservazione digitale: implicazioni operative
Il confronto dei formati di file consigliati mira a ispirare le organizzazioni che stanno iniziando o rinnovando la propria politica conservativa, con lo scopo di censire quali formati siano più comunemente adottati da diversi tipi di istituzioni e dunque analizzarne le implicazioni di utilizzo. Il confronto è inoltre utile per identificare le potenziali opportunità di collaborazione intorno a specifici formati di file.
Come si apprende dalla stessa Agenzia, il coinvolgimento dell’Italia nel gruppo di lavoro internazionale ha consentito al nostro Paese di essere attivo sul tema e di confrontarsi con gli altri soggetti interessati. Inoltre, contribuendo con l’Allegato 2 delle Linee guida sul documento informatico alla redazione del documento di confronto, è stato possibile mappare al suo interno i formati dei file con cui vengono rappresentati i documenti informatici oggetto delle linee guida.
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